Un viaggio coinvolgente ed emozionante con la maestra di yoga Amelia Rozzi ci proietta in India e ci fa innamorare di questa pratica antichissima
Vasport ha incontrato la maestra di yoga Amelia Rozzi che ci ha accompagnato in un vero e proprio viaggio, cadenzato dal racconto di storie, avventure, aneddoti, ricordi che riaffiorano.
Un viaggio in continuo divenire, con una meta: l’India e l’innamoramento per lo yoga. Un innamoramento che si è tradotto in una ragione di vita.
In un susseguirsi di emozioni, Amelia ci accompagna, mano nella mano, nella terra per antonomasia della pratica dello yoga.
Lo fa coinvolgendoci direttamente ed empaticamente in questo viaggio ricco di vitalità, di passione, di emozione.
Amelia è solare. La sua solarità è contagiosa. Irradia chi la circonda, coinvolge chi, con lei, riflette sulla giornata lavorativa, sul ritmo frenetico che spesso ed incoscientemente viviamo, oppure si ferma nel suo centro Artemisia a sorseggiare una buona tisana.
E’ presidente fondatore dell’Associazione Artemisia asd nata nel 2012.
A Lanciano, in pieno centro cittadino, ha il suo centro yoga che è un pullulare di yogi, chi pratica lo yoga.
Amelia ama il suo lavoro in modo viscerale.
Perché il suo lavoro è, anche e soprattutto, la sua passione.
Una passione che alimenta senza soluzione di continuità, rendendola attiva, sperimentatrice.
Sulla scrivania dei suoi pensieri, nell’immediato futuro, ha già priorizzatoquelle che saranno le sue priorità: lo yoga in gravidanza, incontri di baby massage e tante altre sorprese.
La sua passione per lo yoga si intreccia con la voglia di scoprire, di osservare, di crescere sempre.
E’ convinta – e fa bene ad esserlo – che viaggiare rappresenti una fonte d’ispirazione naturale e fondamentale.
Il viaggio è inteso come partenza ma anche meta e traguardo in continuo divenire.
Amelia ci parla con il presente storico, ci fa rivivere il suo percorso esistenziale che, di fatto, è attualissimo; la incalziamo con una serie di curiosità. Lei è un vulcano di positività.
“Parto a 19 anni per l’Inghilterra dove vivo per 5 anni. Inseguito giro e visito l’Europa lavorando come accompagnatrice sugli autobus da turismo; adoro viaggiare. Il viaggio, l’amore per la scoperta, lo studio, la curiosità e la ricerca costante non mi abbandonano mai. Per me lo yoga è anche un viaggio… estremamente interessante… alla scoperta del proprio mondo interno. In Inghilterra comincio ad appassionarmi alle discipline naturali e nel 1999 conseguo presso il Massage Training Institute la Qualifica in Massaggio Olistico, Anatomia e Fisiologia”.
Amelia ottiene il Diploma di Naturopata, si specializza in massaggio sportivo, tecniche ayurvediche e corsi di massaggio neonatale.
Se il viaggio ed il movimento sono gli elementi principali della vita e del credo della maestra Amelia, in questo moto perennemente attivo c’è anche un punto fermo: il maestro Amadio Bianchi.
“Sono allieva diretta del Maestro Amadio Bianchi (Swami Suryananda Saraswati) con il diploma come insegnante Yoga, a seguito di un corso quadriennale, ottengo il titolo di Yoga Siromani. Continuo ancora oggi a seguirlo, a sentirlo, a chiedere consigli e supporto. L’ho spesso invitato per degli eventi in associazione, lui adora Lanciano. Grazie a lui ho anche una connessione diretta con tanti eventi. Spesso offro il mio servizio di interprete duranti corsi e manifestazioni, avendo la meravigliosa opportunità di stare a stretto contatto con dottori indiani che si occupano di Ayurveda e di grandi maestri che vengono dall’India”.
L’India, per Amelia, rappresenta il luogo per eccellenza.
“Durante il primo viaggio in India, vicino a Bangalore, incontro il Maestro Swami Ramaswarupananda della Divine Life Society di Rishkesh, diventando sua allieva. A termine di quel viaggio vengo anche incaricata di tradurre ad un convegno sull’Ayurveda con diversi relatori tra cui medici, Maestri di yoga e politici locali. E’ stato divertente: di fronte a me il pubblico era composto principalmente da indiani, ed io traducevo per il gruppo di Italiani colleghi di studio. Io traducevo dall’Inglese all’italiano…. al termine gli indiani applaudirono la mia traduzione (in Italiano) apprezzando la mia fedelissima traduzione…. ma come potevano capire ciò che dicevo?”
India e yoga: due nomi una sinergia inseparabile.
Un amore a prima vista, a quanto pare, per Amelia. Un amore che durerà per sempre.
Nonostante qualche difficoltà iniziale messa in conto e superata immediatamente.
“Sin da bambina sognavo l’India, i suoi colori, la sua tradizione, la sua cultura … da che ho memoria l’India è sempre stata nel mio cuore…. senza realmente saperne niente. Da adulta ho scoperto che ciò che amavo principalmente è il dono che l’India sta facendo all’occidente: lo Yoga. La fantasia di una vita è rappresentata dal viaggio in questa Terra. Finalmente grazie al mio maestro si prospetta questa possibilità: un viaggio studio nella “Silicon Valley Indiana”, a Bangalore. Ovviamente consapevole della differenza di cultura, di igiene, etc. etc. L’emozione mi assale, non sto più nella pelle. Atterro da sola di notte, prendo un taxi, il pomeriggio successivo mi sarei unita al gruppo e partita per l’Ȧśram dove avremmo studiato fuori Bangalore immerso nel verde. Quasi quasi dalla commozione stavo per baciare il suolo indiano! Folle di taxisti si proposero di accompagnarmi in hotel (circa 30 km da percorrere in un’ora e mezza circa). Finalmente mi svincolo dalle tante proposte… si parte…. percorso lungo, interminabile, di notte potevo vedere e sentire solo le enormi buche per strada, mucche al centro di quella che dovrebbe essere un’autostrada, strane figure di persone ai bordi della strada, una sporcizia incredibile… non importa quante volte senti dire e ti ripeti che sai che la situazione igienica non è come l’Italia, il primo impatto è stato devastante. Penso tra me e me: arrivo in camera dopo un lungo volo compreso di interminabile sosta, doccia e nanna.
L’arrivo, però, non fu dei migliori.. Ma, una volta aperti gli occhi sulla vera India, le cose cambiano immediatamente prospettiva e visuale.
“Arrivo in un hotel per turisti… indiani, direi standard igienici scarsini. Lenzuola? Tende lerce e sganciate…. doccia? Decido di rimanere vestita e….. il terrore di chiudere gli occhi e il pensiero “voglio tornare a casa!” Il sogno di una vita in frantumi in poche ore! Oh, le aspettative devastano le esperienze! Una notte inquieta, terribile ad affrontare … me. Dopo una notte pressoché insonne, mi risveglio, avevo vinto una battaglia, la sensazione della fenice che rinasce e risorge dalle proprie ceneri! Eccomi pronta a vedere e scoprire la cara India così com’è privata del velo delle aspettative”.
L’India, una terra bellissima, ricca, ma
anche molto fragile.
“Un grandissimo insegnamento, una terra forte che ti pone a scoprirti a conoscere limiti e a stravolgerli, spazzandoli via come un fiume in piena. Spogliata degli atteggiamenti “imperialistici” aprii la tenda e… un raggio di sole attraversò la stanza, di fronte alla finestra si affacciò uno scoiattolo che mi diede il benvenuto. Come poter resistere a tanta calorosa dolcezza ed accoglienza? Anche tutto ciò è BharataMata (la Madre India), generosa e forte, intensa è la sensazione di interconnessione con il tutto! Un paese magico non nelle apparenze…. ma nella sostanza.
Insomma, un luogo particolare.
“Un luogo che riempie il cuore e lo fa vibrare e lo scuote per la troppa sincera emozione. Uomo e natura coesistono: qui un albero cresce verso un balcone… si taglia l’albero, lì cresce… si ringrazia, si lascia l’albero e si apre un buco nel balcone!”.
L’India per Amelia è la seconda casa.
Il Gange una fonte inesauribile d’ispirazione.
“Nell’estate del 2018 sono tornata in India, questa volta a Nord vicino Uttarkashi, sull’Himalaya, affianco al fiume Gange. Dove sono rimasta spesso nel silenzio, ascoltando il Gange che scorreva impetuoso vista la stagione delle piogge, immersa nelle pratiche e nello studio della Bhagavad Gītā e Yoga Sūtra di Patanjali assieme al Maestro Swami Ramaswrupananda. Grazie ai miei maestri e ai loro insegnamenti, vivo lo Yoga, questa antichissima disciplina con grande e profondo rispetto delle sue sapienti radici e per tutto ciò che può donare. Sento la grande responsabilità del mio ruolo assieme all’accoglienza verso chi vuole approcciarsi a questo universo infinito, cercando di fare del mio meglio ogni giorno…. infondo Yoga è “karmasukausalam” “abilità nell’azione”.
Alla fine di questo racconto appassionato ed appassionante, chiediamo alla maestra Amelia cos’è per le lo yoga.
Lo yoga è una disciplina antica ma con una vocazione al futuro.
Yoga, in altri termini, è rinnovamento perenne.
E, in questo divenire costante, si porta con sé una serie lunghissima di benefici.
“Nonostante la sua storia millenaria che si perde nella notte dei tempi, alcuni studiosi la portano ad una datazione di 7000 anni. Lo yoga è una disciplinata in evoluzione e si adegua andando incontro alle esigenze delle mutazioni dell’essere umano, rimanendo fedele ai principi fondamentali che ci riconducono all’origine del suo nome che vuol dire “unione”, anche se oggi bisognerebbe fare un distinguo tra lo Yoga autentico e quello a volte un po’ modaiolo che perde del suo cuore della sua essenza: l’intenzione fa la differenza”.
Benefici concreti e su vari settori
“Per l’uomo moderno lo Yoga può essere di grande supporto su vari settori: aspetto fisico (tra i doni che lo Yoga ci fa: scioglie dolcemente le tensioni muscolari, accresce la forza e la stabilità. Rinforza e dona sollievo alla colonna vertebrale e alle articolazioni. Aiuta l’attività metabolica. Migliora le prestazioni in altre attività sportive. Dona un senso globale di armonia e benessere. Riequilibra e aiuta a controllare il respiro fonte di vita.etc) aspetto non fisico (Aumenta la capacità di concentrazione-essenziale nella vita moderna. Allevia stress ed ansia, migliora la qualità del sonno. Ci permette di entrare in forte connessione con quell’aspetto profondo e autentico che è dentro di noi”.
Dopo questo viaggio intenso, concludiamo con “śubha dina!”, buona giornata!
Perché quando si pratica lo yoga, è sempre una buona giornata!